NELLA FOTO , PARTE DELLA PAGINA 33 DEL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI 23 MARZO .
CLICCANDO IN BASSO A DESTRA SI PUO' LEGGERE QUANTO SEGUE : " MORTI BIANCHE " - INCIDENTI SUL LAVORO : 4 VITTIME IN UN GIORNO. Quattro operai morti e altri due feriti . E' il bilancio di un giorno di incidenti sul lavoro . La prima vittima è...
L'Italia potrà tornare ad essere un paese civile quando un giornale come il CORRIERE DELLA SERA , che leggo sovente e volentieri , posizionerà una notizia come questa in PRIMA PAGINA !
4 commenti:
OLGA IAZZARELLI ha commentato : " Veramente inconcepibile e inaccettabile ! ma quante altre cose inconcepibili e inaccettabili sono invece recepite distrattamente , non pubblicizzate , accolte acriticamente. Si tratta di un offuscamento della sensibilità e della coscienza " .
ecco perchè ho smesso da tempo di leggere il Pompiere
Ha perfettamente ragione Olga Iazzarelli:è necessario reagire con la ragione e con una completa informazione all'offuscamento delle nostre sensibilità e della nostra coscienza su tutti i gravi problemi che angustiano l'Italia e il mondo.Ieri sera , per caso e mentre ero in viaggio verso la mezzanotte, ho ascoltato su RADIO 1alcuni commenti sui titoli dei più importanti quotidiani italiani di oggi. Uno titolava , secondo il critico giornalsta RAI " L'ITALIA BATTE LA FRANCIA ", come se si trattasse di un incontro disputato tra le nazionali di calcio , anzichè della guerra di liberazione della Libia nel marzo 2011. IL giornalista ha poi commentato che i titoli dei giornali italiani sono spesso stralunati ed incomprensibili per gli stranieri.Anche per questo le "MORTI BIANCHE"vengono ignorate da molti giornali.
Antonio Iadicicco
Sergio Gambaro ha commentato "Sono perfettamente d'accordo.Domenica scorsa c'era in TV l'arresto di ispettori del lavoro che,dopo aver fatto delle verifiche in stabi-limenti,cantieri ecc.rilasciavano o no il certificato di "idoneità" in funzione della mazzetta che trovavano sul tavolo all'uscita.Finchè non si potrà essere certi dei controlli,si continueranno a vedere incidenti dipendenti non dalla "casualità",ma dall'incuria o peggio dall'avidità."
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