" Nei tempi passati si riteneva che il cuore fosse la sede dei sentimenti .
Così un cuore generoso , un cuore caritatevole , un cuore di leone.....era sinonimo di una persona generosa , buona , coraggiosa , etc .
Poi la scienza ci dimostrò che il cuore altro non è che un muscolo , molto simile ad una " pompa " che assolve ad una precisa funzione e che niente ha a che fare con i sentimenti , con le emozioni , ovvero con la parte sottile del nostro essere .
Tant'è che sono riusciti a sostituire il cuore nel petto di una persona e questa persona ha continuato a nutrire i suoi sentimenti , a provare le sue emozioni , a vivere insomma la parte invisibile del suo essere .
Ciò nonostante o forse proprio per questo , come la macchina funziona bene solo se alimentata bene , così anche il cuore ha bisogno di buon carburante per funzionare , e cioè di sentimenti forti e genuini per irradiare gioia . Provo ad enumerarne tre di questi alimenti , ognuno può aggingerci quello che vuole .
Innanzitutto un'attenzione costante ed amorevole per noi stessi , per l'attimo che stiamo vivendo , e per tutto ciò che ci circonda : persone , esseri animati , cose . ( Questo è esattamente il contrario di quello che ci richiede la vita rumorosa che conduciamo , affastellata di impegni , spesso superficiali ed inutili )
Poi la consapevolezza che un'unità profonda ci lega tutti e che la nostra sofferenza coinvolge tutti gli altri e quella degli altri riguarda anche noi .
Ed infine la compassione per animare le nostre relazioni , che vuol dire patire insieme , non nel senso di soffrire , ma di condividere le passioni in uno spirito di sincerità , lealtà , cooperazione , solidarietà . " - Edoardo Longobardi / 2001 .
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