Siamo di nuovo nella chiesa di S. Francesco a Ripa , che sorge in Trastevere , non lontano dalla " ripa del Tevere " , al termine della vecchia strada che collegava questo sito a P.zza S. Maria in Trastevere .
I Pallavicini hanno costituito dal 1100 , capostipite tal Oberto Pallavicino , una delle nobili famiglie i cui ricchi possedimenti erano compresi tra il Po e la Liguria .Il ramo romano che ebbe il cognome al plurale, si costituì nel ' 600 ; ma già prima della fine del secolo ,con lo sposalizio tra una Camilla P. ed un Rospigliosi , nipote del Papa Clemente IX , si determinò il connubio tra i due rami famigliari .Ancora oggi il ramo Rospigliosi vive a Roma nel sontuoso palazzo di Via XXIV Maggio , più noto quale sede della Corte Costituzionale .
Circa 300 anni fa Camilla ed il coniuge vollero la realizzazione della cappella in S. Francesco che , grazie all'opera degli 'architetti N. Michetti e Ludovico Rusconi nonchè dello scultore G. Mazzuoli, si rivelò un capolavoro del periodo barocco , completo esempio di architettura e decorazione settecentesca . Quello raffigurato nel post è uno dei due monumenti funebri all'interno della cappella ,dove riposano proprio i coniugi committenti .
P.S. : Anche per questo post mi sono avvalso della lettura di testi che la casa editrice Newton & Compton dedica alla storia di Roma . ( Cliccare sull'immagine per il migliore apprezzamento degli elementi e dei colori che la caratterizzano ) .
1 commento:
avendo letto un commento dell'amico federico sulla cappella, mi permetto di postarlo a beneficio dei visitatori del blog.
caro Cesare,
ho letto con molto interesse sul tuo blog il post sulla cappella Pallavicini s S.Francesco a Ripa.Sì,è un vero capolavoro del barocco Romano,che oltretutto ha anche una indubbia importanza storica poichè ricorda l'alleanza tra due importanti famiglie,i Rospigliosi e i Pallavicino,entrambe non di origine romana ma ,diciamo,romanizzate.I Pallavicino poi potevano addirittura vantare una discendenza da una famiglia di nobiltà quasi precarolingia,il primo capostipite noto sarebbe stato un gastaldo (longobardo)del duca di Toscana (longobardo anche lui) elevato al grado di marchese da Berengario,il famoso e, per breve tempo,Re d'Italia.Da lui discenderebbero i Pallavicini,cioè i Pelavicini,così soprannominati ,a quanto sembra,per il modo poco ortodosso col quale solevano ingrndire i loro già vasti domini.Alla caduta del regno longobardo ,Carlomagno riconfermò,in pratica i potenti della zona,i quali naturalmente gli giurarono fedeltà.
Il complesso di palazzi con entrata su via XXIV maggio è ancora di proprietà dei Rospigliosi (primo piano) mentre il secondo piano è proprietà dei Pallavicino.Il palazzo e gli annessi giardini,molto più grandi degli attuali (arrivavano fino alla suburra,dopo la Banca d'Italia) furono una creazione del card.Scipione Borghese,che voleva abitare vicino allo zio papa,che,lmeno durante l'estate risiedeva al palazzo del Quirinale.Ma rapidamente il Cardinale nipote lo rivendette e poi di mano in mano arrivò fino ai Rospigliosi.Ilo giardino fu grandemente ridotto dopo il1870,con la costruzione di Via Nazionale e degli edifici vicini.
Il palazzo del Tribunale della Sacra Consulta,dove risiede adesso la Corte Costituzionale,non fa parte del Palazzo Rospigliosi-Pallavicino.
Un cordiale saluto,
f.zadra
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