martedì 24 febbraio 2009
Da A. MODIGLIANI : " Ritratto di J. Hebuterne "
L'amore di Jeanne - " Lui ha trovato nella sua donna , magra , dagli occhi perduti , dai gesti lenti , una madonna degna del suo pennello .La fissa con i colori più freschi , con vestiti diversi , con l'ovale puro del suo viso, la tenera linea delle sue spalle svestitte , allungata o seduta , nuda e adorabilmente pura , nell'aranceto delle sue carni , su un fondo azzurro d'un blu ideale " .
Dalle parole del critico Florent Fels si intuisce bene il ruolo che Jeanna Hebuterne ebbe negli ultimi anni di vita di Modigliani ,quale simbolo di purezza , grazia e bellezza , considerata come una luce nuova e autentica nella sua buia e incerta esistenza di pittore incompreso , inquieto e sbandato ,, che non riuscì mai , in vita , a ottenere una sicura posizione di fama e di successo .
( Estratto da " Modigliani " di Fiorella Nicosia - GIUNTI ed. )
La riproduzione proposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera . Misura cm . 51 x 40,5 , realizzata su supporto di cartone .
lunedì 23 febbraio 2009
A cura della psicologa D. ssa Francesca SACCA'
" Il retroscena di un matrimonio presenta spesso uno scenario inquietante : discussioni sulla lista degli invitati, sulle bomboniere , sul banchetto.....La società Eta Meta Research ha condotto una ricerca in Italia , coinvolgendo 150 negozi e grandi magazzini specializzati in " liste di nozze " ; ne è emerso come negli ultimi due anni siano aumentate ....le disdette dell'ultimo momento ! "
La D.ssa Saccà e la giornalista Francesca Zurlo , con un dialogo ravvicinato , ci introducono nel problema dello stress dei preparativi prematrimoniali . Per leggerle , cliccare su http://psicologoinfamiglia.myblog.it
domenica 22 febbraio 2009
Di Daniele LEANDRI : " Caterina "
venerdì 20 febbraio 2009
INPUNTADIPENNA di E. LONGOBARDI
" Eh , fortunato lei che può godersi il mare . Anche a me piaceva una volta nuotare , ora più non posso . M'hanno operato vede , qui alla testa - e mostra una spaventosa cicatrice che gli attraversa il cranio da un orecchio all'altro - M'hanno preso per i capelli , e fa un certo effetto sentirglielo dire , lui che di capelli ne ha pochi , radi e corti sulla testa martoriata .
Così mi accoglie Alfio . mentre esco grondante dal mare di Scoglitti . Un viso aperto , occhi buoni ,rughe profonde ai lati della bocca , camicia chiara su pantaloncini kaki , ciabatte di plastica calzate sciattamente .
Sono stato in coma per circa un mese ed ora.....non so quanto durerà. Tentennano le parole e lui abbandona i miei occhi , sorride a stento mentre distende lo sguardo sull'acqua che riluce sfiorata dal sole basso sull'orizzonte , una volta sì che ero forte : ho lavorato duro , sa ; avevo un banco al mercato.....adesso...., socchiude gli occhi e la piega ai lati della bocca si fa più profonda .
Cosa posso dirti , Alfio , per chetare questa pena che ti divora ? Cogli e tieni stretto quello che ti resta , anche se ti sembra poco ; questo sole tiepido che tra poco diventerà feroce , l'umido soffice della sabbia che ci sostiene , il respiro calmo delle onde .
Rallégrati per l'oggi che ci ha fatto incontrare , non crucciarti troppo per il domani buio ed indecifrabile per tutti noi .
Lui scuote la testa e continua a dipanare il filo del suo pensiero : uno vorrebbe alla mia età.....ho sessant'anni , poter guardare con serenità al futuro , a cosa è servita , altrimenti , la fatica di vivere sin qui . Poi brusco si distoglie da questo sfogo accorato e mi saluta , con gentilezza , e mi ringrazia : grazie per questa chiacchierata , è così difficile parlare con qualcuno . S'avvia trascinando le gambe malferme , e lascia una lunga scia d'orme sulla sabbia , che presto scompariranno al montare della marea . "
( Edoardo Longobardi - luglio '99 )
mercoledì 18 febbraio 2009
Da Pierre Auguste RENOIR : " Il ballo a Bougival "
" .....Il soggetto , la celebrazione dei semplici svaghi della vita moderna in città o in periferia , appartiene alla fase impressionista di Renoir .....I contorni decisi e il nitore della composizione testimoniano già il superamento dell'Impressionismo . ' Ballo a Bougival ' potrebbe quasi essere l'illustrazione per un romanzo o una novella di Guy de Maupassant e Renoir in effetti si servì di un disegno ispirato a questa tela per illustrare un breve racconto dell'amico Paul Lothe . La modella fu Suzanne Valadon , destinata a divenire a sua volta valente pittrice....." . ( Estratto da " RENOIR " - P. Bade - Ed. Orsa Maggiore ) .
La riproduzione che propongo è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone .
( Ricordo che cliccando su questa immagine , come su tutte le altre postate , si ottiene un ingrandimento utile a percepire dettagli di esecuzione ) .
martedì 17 febbraio 2009
Da Alfred Sisley : " Una strada a Marly " .
ALFRED SISLEY nacque a Parigi nel 1839 da una coppia di inglesi , benestante . Contrariamente alle aspettative del padre , si convinse che il suo destino non era il commercio ma la pittura e quindi entrò nello studio del pittore accademico Charles Gleyre . La successiva conoscenza di Bazille , Monet e Renoir ne segnò la definitiva formazione artistica , tanto da essere annoverato fra i padri dell'Impressionismo .
Tornando al dipinto , di cui propongo la mia riproduzione ( un olio su tela di cm. 29 x 39 ) , da " I Maestri del colore "-ed Flli Fabbri , si può estrarre : "Dopo il fruttuoso viaggio del '74 in Inghilterra , Sisley si stabilì a Marly , dove per circa tre anni dipinse instancabilmente le rive della Senna , le campagne circostanti , e queste sue strade di villaggio , iridate come fiumi , tra case che la luce definisce con una dolcezza di estrazione ' corotiana ' ."
domenica 15 febbraio 2009
MOANDA , la prima raffineria .
" MOANDA , la prima raffineria " di ANTONIO IADICICCO .
" Nel numero di fine 2008 della rivista OIL book , edita da ENI Spa , la prima parte è intitolata : " CONGO , storie ,persone , speranze " , quindi dedicata a questo grande paese africano ed alle attività del Gruppo ENI . La premessa del servizio , dal titolo " Moanda , la prima raffineria " , rievoca gli accordi stipuati a Leopoldville nel 1963 , tra l'ANIC , società del Gruppo ENI e il Primo Ministro della Repubblica Democratica del Congo per la costruzione di una raffineria di petrolio , appunto a Moanda , sulla costa atlantica , poi realizzata dal 1966 . Il richiamo di questo storico avvenimento , storico per l'ENI ma anche per il nostro Paese , mi ha sollecitato vivi e bei ricordi personali per il lavoro svolto all'estero per conto dell'ANIC , che a inizio anni '70 offriva ai suoi giovani e motivati laureati e non la possibilità di effettuare interessanti esperienze professionali all'estero , come avveniva all'epoca in molte società del Gruppo ENI ed è continuato nei decenni successivi , fino a questi giorni di " recessione " economica mondiale .
Nel 1972 partii da Milano per la capitale congolese Kinshasa , per poi raggiungere con un'altra ora di volo Moanda . Nel gennaio 1973 mi raggiunsero Adele e la piccola Angela ( aveva solo sei mesi ) . Restammo in quella incontaminata e vivace località sulla costa atlantica fino all'autunno del 1975 , programmato per il rientro con la famiglia a Milano .
Dalla sede di S. Donato Milanese dell'ANIC continuai ad occuparmi del personale delle raffinerie SAMIR , STIR , GHAIP , TIPER , ed INDENI , dopo l'esperienza " on the job " maturata alla SOZIR , che , come il primo amore , non si dimentica mai.
Presso la SOZIR - Société Zairo - Italienne de Raffinage ( partecipata ANIC al 50 % nella logica di Mattei del fifty-fifty ) , ho svolto la funzione di Assistente dell'A.D. per la Pianificazione e l'Organizzazione . La Raffineria di Moanda , la cui costruzione era costata oltre 12.700.ooo dollari e la cui capacità produttiva era di 600.000 tonn. annue di prodotti petroliferi , era ed è ( oggi come deposito ) situata a 700 chilometri da Kinshasa ( nel frattempo divenuta capitale del nuovo stato dello ZAIRE ) .
L'intesa con le maestranze " zairesi " e con i tecnici italiani già sul posto , fu più facile di quanto potessi immaginare . Risultato anche dell'attività di addestramento e formazione svolta in precedenza presso la Raffineria di Sannazzaro de' Burgondi,
con la preziosa guida , per tecnici italiani e congolesi , di Pietro Ricci , Dante Consalici , Luigi Manganelli e dei direttori tecnici della raffinazione Giampieri , Carrubba ed altri . In linea con la strategia imprenditoriale , culturale e sociale del Fondatore dell'ENI , Enrico Mattei , era stata istituita anche la scuola elementare per i figli dei dipendenti italiani insediati con le rispettive famiglie . L'insegnante era l'eclettico e multilingue Gesuino Lai , accreditato dall'ENI tramite il Ministero Affari Esteri Italiano . Nel 1973 assunsi , su nomina dell'Ambasciatore d'Italia a Kinshasa , Diego Simonetti , anche il compito di Corrispondente Consolare a Moanda . Lasciai lo Zaire dopo tre anni di esperienze ineguagliabili , di vita e di lavoro , i sorrisi continui e gli occhi profoni dei bambini africani e dei pochi bambini italiani sono tuttora indimenticabili . " ( precede )
Nella foto proposta ,la delegazione aziendale e sindacale della Raffineria in occasione di un incontro del 25 aprile 1974 . Sono riconoscibili i nostri connazionali , da sn Egidio Sassaroli ( ANIC MI ), il D.G. della raffineria Fabio Romanazzi , Luigi Benedetti della Dipers ENI -Roma e , penultimo a sn , l'estensore di questa memoria Antonio Iadicicco . Tra i locali , il capo del Personale M. Nkoma ( 5° ) ed il segretario nazionale dell'Union Nationale Travailleurs du Zaire , S. Manukongo .
MOANDA , la prima raffineria ( continua )
".....Ma come non ricordare il lavoro quotidiano con il Direttore Fabio Romanazzi e la collaborazione con il Presidente zairese della società Munongo M'Siri e gli A.D. Arturo Pizzirani e Gioacchno Sattanino , con il pilota del Navajo 310 Raffaele Grisi , con il tecnico dei villaggi aziendali Muanzu , con il Capo della Produzione Tambwe Kaambwe ed il suo Assistente Yabili Pandemonya , reincontrato alcune volte in Italia alla fine degli anni '90 .
Dopo la definitiva partenza nel 1975 , sono tornato a Moanda nel 1979 , dopo il mio trasferimento dall'ANIC ( S. Donato Milanese ) all'ENI ( Roma ) . La Capo Settore Agip Petroli aveva nel frattempo acquisito tutte le attività di raffinazione , comprese quelle dell'ANIC all'estero . Il collega Sandro Montin Amighini , già conoscitore di alcuni paesi africani , entrò rapidamente nei nuovi contesti organizzativi e di lavoro . Nel 1979 andammo insieme a Moanda per definire il nuovo contratto di lavoro , interlocutore l'UNTZA . Cambiamenti , collaborazione ed innovazioni rapide e continue , senza il supporto di Internet per velocizzare la comunicazione ed il lavoro . Ora si può interloquire , scrivere , e vedere (anche le eccezionali e certosine riproduzioni dell'amico Cesare Fiori ) nonché dialogare a distanza globale con alcuni Colleghi del passato e del presente , come è avvenuto negli anni più recenti per alcuni di noi che hanno svolto attività " on line " verso altri paesi dell'Unione Europea , con sede di lavoro in Italia.
Abbiamo lavorato e dialoghiamo a distanza per motivi culturali , storici , geografici e professionali con tanti amici e colleghi. Tra questi annovero , per esempio , l'A.D. della SOCIR , Federico Zadra , i cui ricordi e studi sul Congo ed altro sono senz'altro più qualificati e più vicini nel tempo . Curiosi ed interessati , restiamo in attesa di suoi ricordi e suggerimenti più aggiornati , specialmente intorno a questo imprevedibile e meraviglioso continente dell'AFRICA . "
La storica fotografia che propongo é del 1974 , possiamo riconoscere il Presidente della Repubblica dello Zaire , Mobutu Sese Seko Joseph Désiré in visita alla SOZIR , accolto , da sn a dx , dal gestore dei servizi M. Lachet , dall'Ing. Fabio Romanazzi e dall'Ing. Gioacchino Sattanino , A.D. e D.G. della società .
VERSO UN NUOVO ORDINE ECONOMICO INTERNAZIONALE
" La crisi economica sta travolgendo a valanga tutti i paesi , globalizzandosi , e costringerà ciascun paese ( attualmente necessariamente impegnato ad affrontare i problemi per esso più urgenti ) a pensare al dopo-crisi , individuando sulla base dei propri punti di forza e di debolezza le linee d'azione più opportune per riposizionarsi in un nuovo ordine economico internazionale .
Per finanziare le necessarie trasformazioni e minimizzare le sofferenze che la crisi arreca a chi resta senza lavoro , la prima riconversione necessaria è quella dal settore militare , che assorbe ingenti risorse , al settore civile con un nuovo e serio patto per il disarmo che coinvolga anche i paesi più piccoli che sprecano in armamanti parte delle loro scarse risorse economiche .
Contestualmente , lo sviluppo tecnologico che sino ad ora ha inteso offrire di più a chi già aveva di più ( per esempio telefonini e televisori sofisticati offerti ai ricchi dei paesi più ricchi e meno ricchi ) dovrebbe invece favorire i paesi più poveri aiutandoli sul piano sanitario con la lotta all'Aids e alla malaria , su quello della mobilità producendo auto austere e con bassi consumi , delle comunicazioni con computers e telefonini " basici " e quindi facilmente accessibili , e così via.
In questo modo i paesi oggi meno favoriti potrebbero elevare la loro produttività ed il loro livello di vita e perciò anche assorbire maggiomente i prodotti ed i servizi dei paesi più ricchi , aiutandone la riconversione produttiva e la ripresa dello sviluppo economico . "
sabato 14 febbraio 2009
" CHE COSA E' LA GELOSIA ? "....
" Che cosa è la gelosia ? Impariamo a distinguere quella sana da quella patologica . Possiamo definire la gelosia " una risposta emotiva legata al pericolo di perdita e sottrazione del partner , che è connessa a reazioni di angoscia , rabbia e aggressività che hanno la funzione di proteggere la relazione stessa " ( Bowlby , 1988 ) . Si manifesta .....
( Per leggere l'intero commento di Francesca cliccare sul link soprariportato )
P.S. L'immagine di cui sopra è quella del dipinto ad olio su tela , intitolato " Gelosia " , di Edvard Munch ( Collezione Rasmus Meyer - Bergen ) .
giovedì 12 febbraio 2009
I COLORI DI ROMA : Il Tempio dei Dioscuri
.....o meglio ciò che resta del tempio dedicato a CASTORE e POLLUCE , i gemelli che avevano " salvato " l'esercito romano dal disastro , in occasione della storica battaglia del Lago Regillo ( nei pressi di Tusculum ) contro la lega etrusco / latina , nel 499 a.c.
Nel Foro Romano si alzano ancora oggi verso il cielo , come dita maestose , alte dodici metri , tre colonne corinzie ,sovrastate dall'architrave e dalla trabeazione . Le " tre sorelle " - così le ha soprannominate la tradizione popolare - sono gli ultimi relitti di un grande edificio religioso che un tempo si ergeva nella parte sud-occidentale del Foro , su di un podio rialzato di sette metri ( ancora visibile ) . Edificio voluto e realizzato dodici anni dopo l'evento bellico dall'allora dittatore romano AULO POSTUMIO ALBO a scioglimento del voto fatto ai DIOSCURI per il buon esito della battaglia .
Durante gli scavi archeologici del 1902 sull'area , vennero alla luce anche le statue dei due fratelli Castore e Polluce , che dal tempio sono quindi passate all'Antiquarium Forense , nel vicino ex monastero della chiesa di S. Francesca Romana ( a questa si accede da Via dei Fori Imperiali , mentre all'Antiquarium si accede dall'interno del Foro ) .
( Estratto da " Il Foro Romano "- Salerno Editrice )
martedì 10 febbraio 2009
Da A. MODIGLIANI : " Ritratto di Léopold Zborowski " .
" Il letterato polacco , chiamato " Zbo " dagli amici , visse a Parigi dal 1914 e fu attivo come mercante d'arte e agente . Insieme alla moglie Anna sostenne con dedizione Modigliani , la cui salute andò costantemente peggiorando negli ultimi anni . Quando , dopo la rottura con Beatrice Hastings , Modigliani dovette lasciare Montmartre , la coppia Zborowski lo ospitò e gli consntì anche di allestire nel proprio alloggio il suo atelier . " ( Da " MODIGLIANI " - Taschen editore ) .
La riproduzione proposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera di cm.46 x 28,5 , su supporto di cartone .
domenica 8 febbraio 2009
A cura della psicologa D.ssa FRANCESCA SACCA'
http://psicologoinfamiglia.myblog.it/archive/2009/02/05/una-goliardata-per-provare-emozioni-forti.html ".
sabato 7 febbraio 2009
Da Paul GAUGUIN : " Faaturuma - La donna in abito rosso "
L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela di cm. 92 x 73 ( denominato anche " Il sogno " ) , venne realizzata dall' Artista parigino nel 1891 , oggi appartiene alla William Rockhill Nelson Gallery of Art di Kansas City .
" Il tema della " réverie " , della donna malinconica e sognatrice , molto presente in questa prima fase tahitiana di PAUL GAGUIN , rimanda alla pittura europea . A comunicare lo stato d'animo , ancora di più dell'espressione del viso della ragazza , è la posa , lo svolgersi calmo delle linee ondulate dei contorni , e il colore intenso e basso . " ( Da " La vita e l'opera - P. Gauguin " - Mondadori ) .
La riproduzione proposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone . P. S. Rammento che cliccando sull'immagine si ha un ingrandimento utile alla migliore percezione dei dettagli di esecuzione del dipinto.
giovedì 5 febbraio 2009
Da Giorgio DE CHIRICO : " Piazza d'Italia "
" L'idea delle " Piazze d'Italia " venne a Giorgio De Chirico sin dal 1910 .Egli allora viveva a Firenzee leggeva libri di filosofia . Furono alcune opere di Nietszche , nelle quali il filosofo parla dell'impressione che gli facevano le città italiane specie in autunno , che ispirarono all'Artista le " Piazze d'Italia " . " ( Dalla collana I Maestri del Colore - Giorgio De Chirico, a cura di Isabella Far - F.lli Fabbri ed. ) .
La riproduzione proposta è un dipinto a tempera ,su supporto di cartone di cm. 55 x 42,5 .
mercoledì 4 febbraio 2009
" MORALITA ' DELLA CLASSE POLITICA " di A. De Sanctis
Quindi non si deve accedere alla vita politica se prima non si è coltivata la virtù del non commettere ingiustizie e del rispetto della verità .
Ma quanti dei nostri politici hanno seguito questo insegnamento ? E quali partiti formano i loro quadri seguendo tali principi ? " .( Riflessione di Ascanio De Sanctis - 31 /1/2009 ) .
(1) - Callicle , sofista greco del V sec. a.c. che sosteneva essere il " giusto " " il vantaggio del più forte " , il quale quindi assume valore di legge ( " giustizia " ) , opinione combattuta da Socrate .
(2) - Da Platone , nella sua opera GORGIA , tradotta da G. La Magna - cap. LXXXIII ( C. Signorelli Ed. Milano - 1936 ).
martedì 3 febbraio 2009
INPUNTADIPENNA di E. Longobardi
Non ha finito di parlare che il cellulare lo richiama all'ordine , è la prima di una serie incredibile di telefonate con le quali avverte il mondo intero , amica inclusa , che è rimasto qui incartato , sì incartato. " Ci scusiamo con i signori viaggiatori ..." sfotte l'annunciatrice "... a causa del ritardo dell'aeromobile in transito , la partenza subirà un ritardo di circa quarantacinque minuti " .
" Sai ho perso quello delle nove e questo ha un ritardo di tre quarti d'ora ......perchè l'ho perso ? Ma perchè ho bucato , pensa sotto la pioggia ho dovuto cambiare la ruota e così sono arrivato qui che quello delle nove era già partito , per fortuna mi hanno dato un calcio ( a me hanno dato solo una carta d'imbarco ) e così sono qui ad aspettare , ma la situazione la vedo incartata chissà se arrivo per mezzogiorno ; ....la riunione ? , sì la riunione è alle tre ....a quella voglio esserci , non me la perdo quella . ..Stasera ? Stasera vado a dormire da mia madre , potremmo andare a cena insieme , ti va ? "
In quel momento annunciano un ulteriore ritardo di venticinque minuti , lui alza gli occhi al cielo , poi mi guarda con un ghigno disperato : " L'avevo detto che la vedevo incartata "...
( Edoardo Longobardi - Fiumicino , Nov. ' 99 )
domenica 1 febbraio 2009
Da Henri de Toulouse Lautrec : " Monsieur Delaporte al 'Jardin De Paris ' '" .
Dalla monografia " Toulouse Lautrec " , della serie ART Dossier - Giunti editore : " Per alcuni , l'elegante personaggio ritratto in un locale alla moda agli Champs-Elyseés sarebbe Léon Delaporte , direttore di una grande impresa di pubblicità ; altri lo identificano con Amédée de la Porte , deputato repubblicano e noto viveur . In questo come in altri analoghi ritratti , è immortalato il tipo del dandy , un modello cui lo stesso Lautrec non era indifferente . Il termine , nato in Inghilterra ai primi dell'Ottocento , designava un gruppo di aristocratici che amava distinguersi per un'eleganza ricercata , una totale adesione agli imperativi della moda , un ostentato disprezzo delle convenzioni e un estetismo raffinato " .
La critica d'arte Renata Negri , riguardo a Henri de Toulouse-Lautrec si esprime così : " Passò alla storia come il cantore di un'età : e tutta la frenesia , lo splendore effimero , la delirante dolcezza , l'inquietudine e la tristezza di quella stagione breve e scintillante che fu detta " la belle époque " si specchiò infatti nella sua opera , trovò in essa la sua poesia e la ragione della sua immortalità "
( E pensare che lo Stato francese rifiutò l'Opera in argomento , un autentico capolavoro , offerta in dono dall'associazione che appositamente lo aveva acquistato nel 1905 )
La riproduzione soprastante è un olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone , di cm. 46,5 x 43 .