venerdì 30 gennaio 2009

I COLORI DI ROMA : La Cappella Pallavicini Rospigliosi .

Siamo di nuovo nella chiesa di S. Francesco a Ripa , che sorge in Trastevere , non lontano dalla " ripa del Tevere " , al termine della vecchia strada che collegava questo sito a P.zza S. Maria in Trastevere .
I Pallavicini hanno costituito dal 1100 , capostipite tal Oberto Pallavicino , una delle nobili famiglie i cui ricchi possedimenti erano compresi tra il Po e la Liguria .Il ramo romano che ebbe il cognome al plurale, si costituì nel ' 600 ; ma già prima della fine del secolo ,con lo sposalizio tra una Camilla P. ed un Rospigliosi , nipote del Papa Clemente IX , si determinò il connubio tra i due rami famigliari .Ancora oggi il ramo Rospigliosi vive a Roma nel sontuoso palazzo di Via XXIV Maggio , più noto quale sede della Corte Costituzionale .
Circa 300 anni fa Camilla ed il coniuge vollero la realizzazione della cappella in S. Francesco che , grazie all'opera degli 'architetti N. Michetti e Ludovico Rusconi nonchè dello scultore G. Mazzuoli, si rivelò un capolavoro del periodo barocco , completo esempio di architettura e decorazione settecentesca . Quello raffigurato nel post è uno dei due monumenti funebri all'interno della cappella ,dove riposano proprio i coniugi committenti .

P.S. : Anche per questo post mi sono avvalso della lettura di testi che la casa editrice Newton & Compton dedica alla storia di Roma . ( Cliccare sull'immagine per il migliore apprezzamento degli elementi e dei colori che la caratterizzano ) .

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martedì 27 gennaio 2009

" CHE FINE HA FATTO LA LOTTA AI MONOPOLI ? " .

Posted by Picasa UNA RIFLESSIONE DI ASCANIO DE SANCTIS .
" Per contribuire al superamento delle difficoltà che la crisi economica crea a molte persone, servirebbe anche ( certo , non solo ) un vigoroso e rapido contrasto a tutte le forme di monopolio dei beni e dei servizi , che rappresentano una rendita per alcuni ed un aggravio di costi per tanti .
Tra l'altro sbloccando, attraverso un maggiore e più facile accesso alla professione , i monopoli di fatto che esercitano certi professionisti , quali ad esempio notai , farmacisti o dentisti , si alleggerirebbe il peso di alcuni servizi per molte famiglie .

lunedì 26 gennaio 2009

Da A. MODIGLIANI : " Jeanne Hebuterne con grande cappello " .

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela di cm.55 x 38 , oggi di proprietà privata ( Parigi ) , fu realizzata da AMEDEO MODIGLIANI
nel 1917 .
In Storia della Pittura Moderna ( 1930 ) , il critico d'arte M. Sarfatti relativamente al Maestro Livornese ed alle sue opere si esprimeva così :
" Botticelli moderno , tutto bruciato dal fuoco dello spirito , che rende esili , quasi immateriali le sue creature , per lasciarne meglio trasparire lo spirito meditativo e gentilmente malinconico ...."
In questo caso l'effigiata , facilmente riconoscibile , è la compagna di Modigliani . La stessa donna che gli diede una figlia e che avrebbe sposata se non lo avesse colto la morte , il 24 gennaio del 1920 , dopo una penosa malattia mentre era ricoverato all'Ospedale La Charitè
di Parigi .
Il giorno dopo la tragica fine del Maestro , la povera Jeanne , disperata , si suicidava .
La riproduzione sopraesposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera e supporto di cartone .
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sabato 24 gennaio 2009

UN NUOVO PICCOLO GRANDE ADEPTO DEL BLOG.

E' IL DOLCISSIMO GIAN MARCO , NON HA ANCORA COMPIUTO 18 MESI , IL NIPOTINO DEL MIO CARO AMICO ETTORE .
DOLCE SI MA UN GRAN BIRBANTE CHE NON PERDE OCCASIONE PER APROFITTARE DELL' AFFETTO IMMENSO DEI PROPRI
NONNI .
BENVENUTO TRA NOI !
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giovedì 22 gennaio 2009

Da A . MODIGLIANI : " Zingara con bambino " .

L'Opera originale , altrimenti denominata " La bohèmienne " , un dipinto ad olio su tela di cm. 116 x 73 ,venne realizzata dal Maestro Livornese nel 1918 ed è conservata presso la National Gallery of Art - coll. Chester Dale , Washington .
" Ancora un soggetto caro allo spirito umanitario e populista di Modigliani . Ma ogni accento di polemica è vinto nel piacere di comporre
un'immagine armoniosa di ritmi e di accordi tonali , risolta nella limpida misura di uno stile sapientemente raggiunto e dominato " .
( Da " MODIGLIANI " - I Maestri del Colore - F.lli Fabbri Ed. )
La riproduzione sopra proposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone .
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martedì 20 gennaio 2009

Da A. Modigliani : " La piccola Marie "

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela di cm. 60 x 50 , fu realizzata dal Maestro Livornese nel 1918 ed oggi è conservata presso il
Kunstmuseum di Basilea .
" E' una delle più alte manifestazioni del talento introspettivo di Amedeo Modigliani . La solitudine dei suoi ritratti è il riflesso della sua anima inquieta e bisognosa d'amore .
Fiocchi , cappelli , foulard , sono dettagli importanti per cogliere gli aspetti più segreti dell'anima del modello. Non sono mai puri accorgimenti compositivi. La bocca più che lo sguardo , spesso cieco e velato , serve all'Artista come veicolo del sentimento interiore " .
( Da " MODIGLIANI " - ArtBook ELECTA ) .
La riproduzione sopra proposta è un dipinto a tempera su supporto di cartone , la cui misura è di cm. 45 x 36 .
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domenica 18 gennaio 2009

INPUNTADIPENNA di E . Longobardi

SOLE AI FORI

" In faccia al sole sospeso sui pini e sulle cupole, le spalle ai ruderi dei Mercati di Traiano ,
infagottato in ruvido cappotto incolore , le esili gambe accavallate perse nelle braghe vaste ed
informi , il viso nascosto , reclino sul petto , il capo canuto coperto da un cappellino nero dalla lunga
visiera , dormiva profondamente , estraneo alla folla ed al suo vociare confuso . Per una buona
mezz'ora l'ho imitato , sveglio , sognante .
All'improvviso s'è smosso , ha frugato nelle tasche del pastrano , ne ha tratto una pipa ,l'ha
imboccata ed un fumo azzurrino ha avvolto il suo viso rugoso. S'è stirato un pò , ha imbracciato il
bastone e , senza tentennamenti , con passo spedito s'è diretto alla fermata del bus , al di là della
strada . Nell'attesa ha disteso la mano a qualche passante , ma senza convinzione , con fare
svogliato . Di lì a poco , come evocato dal suo pensiero , è comparso l' 87 .
Ha intascato la pipa ancora accesa , è salito , è sparito tra la folla . "
( Edoardo Longobardi - feb / 01 )

( L'immagine è relativa ai resti , muro , colonne e trabeazione , del Foro di Nerva )
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giovedì 15 gennaio 2009

Da Vincent Van Gogh : " Busto d'uomo ( con cappello e pipa , di fronte verso destra ) - ( IL FUMATORE ) " .

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela di cm. 47 x 42 , fu realizzata da VINCENT VAN GOGH nel 1888 ad Arles ed oggi è di proprietà della Barnes Foundation di Merion in Pensylvania .
Nei suoi soli 37 anni di vita , per lo più tormentati e sino all'ultimo , l'Artista olandese dipinse più di 800 quadri . Molti vennero realizzati ad Arles nel 1888 , l'anno in cui si consumò , tra l'altro , la difficile convivenza con Paul Gauguin . " Il fumatore " è dell'estate di quell'anno .
Poco dopo , nel mese di settembre , Van Gogh , che peraltro era molto religioso , scriveva così all'amato fratello Theo :
" Ah , mio caro fratello , a volte so talmente bene quello che voglio . Perciò nella vita e nella pittura posso benissimo fare a meno del buon Dio , ma non posso nella mia sofferenza , fare a meno di qualcosa di più grande di me e che è la mia vita : la potenza di creare ............
In un quadro io vorrei dire qualcosa di consolante come una musica . Vorrei dipingere degli uomini o delle donne con un non so che di eterno.......mediante la vibrazione dei nostri colori. Il ritratto così concepito....."
La riproduzione sopra proposta , eseguita tra agosto e novembre 2008 , è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone di cm . 55 x 40 .
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lunedì 12 gennaio 2009

" Città o aree metropolitane ? Il caso Firenze "

Come si può vedere dall'immagine proposta , si tratta del saggio più recente dell'Arch. Prof. Delfo Del Bino di Firenze , con il quale affronta e approfondisce un tema di interesse della propria città .
Ma in effetti la trattazione è impostata su problematiche urbanistiche , e non solo , che attengono qualsiasi grande aggregato urbano
che abbia superato di fatto i propri confini storici ed amministrativi .
La lettura di questo testo , rigoroso e " severo ", è di stimolo e ausilio per una gestione intelligente del territorio " più vasto " da parte degli Amministratori , ma anche un contributo per una partecipazione più consapevole dei cittadini al divenire ed alla vitalità dello stesso territorio Per agevolarne un senso compiuto si riportano i titoli dei quattro capitoli nei quali è sviluppato il saggio :
* Appunti sull'area metropolitana e sulla città
* Alla ricerca del centro perduto
* Tradizione , una eccezionale risorsa
* Le strane contraddizioni della società opulenta


Al cap 3 - Città o aree metropolitane , si può leggere :
" ....Cosa sono le aree metropolitane oggi ? In via ipotetica potrebbero essere le aree nelle quali l'ambito delle attività e delle
connessioni urbane scavalca i confini fisici di una città per estendersi su un'area più vasta comprendente altri centri urbani ,
sulla quale si completa il complesso sistema di relazioni che si è già formato o si dovrà formare . Si configura in tal modo un
sistema urbano di livello superiore a quello della città , avente caratteri e funzioni unitarie spontaneamente aggregatesi nel
tempo , .......L'obiettivo di un ente chiamato area metropolitana, dovrebbe essere perciò quello di dar vita a un sistema ur-
bano ordinato anche se spazialmente discontinuo , esteso ad un vasto ambito territoriale , nel quale ogni sua parte non solo
conservi le proprie caratteristiche e il proprio livello nel rispetto della sua storia , ma riesca ad incrementarli in qualità e in
efficienza funzionale . "
( Il saggio è edito da Angelo Pontecorboli Editore - Firenze .
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sabato 10 gennaio 2009

I COLORI DI ROMA : " Statua della Beata Ludovica Albertoni " di Gian Lorenzo Bernini .

Con il post del 18 nov. 2008 - I COLORI DI ROMA : " La Cappella Altieri a S. Francesco a Ripa " - ho proposto , nel contesto storico della chiesa di Trastevere , la visione della Cappella Altieri ed in particolare della sopracitata statua del Bernini .
Ora, quale amichevole e garbata sollecitazione a visitare questo importante luogo di devozione e le sue ricchezze storiche ed artistichePosted by Picasa, propongo una foto parziale ma ravvicinata della scultura con relativo commento tratto da " La Storia dell'Arte " - Ed. Ist. Geografico De Agostini .
" Estremo capolavoro del Bernini scultore è la statua della Beata Ludovica Albertoni ( 1671-1674 ) nella chiesa di S. Francesco a Ripa , in Roma. Essa segna uno dei massimi raggiungimenti dell'arte barocca nella sua specie più ambigua e suggestiva , più poetica e sensuale : l'impareggiabile virtuosismo della tecnica si esprime nelle superfici marmoree vibranti , lustre e levigatissime , nei panneggi mossi , nella resa minuziosa realistica delle carni " .
P.S. : ricordo che cliccando sull'immagine " postata ", si ottiene un ingrandimento utile alla percezione di dettagli .

mercoledì 7 gennaio 2009

Da A . Modigliani : " Donna seduta , appoggiata sul braccio destro " .

L'Opera originale , probabilmenye il ritratto di Madame Reynouard , è un dipinto ad olio su tela di cm. 81 x 50 che Amedeo Modigliani realizzò nel 1916 , ed oggi è di proprietà privata ( Parigi ) .
Dalla vasta critica sul Maestro Livornese e le sue opere appare coerente citare quella dell'Autore di " Modigliani " del 1931 , A . Basler .
" Sensibile , delicato ,di razza , talento di formazione eminentemente estetica , si afferma come disegnatore nato , e predestinato sopratutto alla scultura ....Ma , pur in mancanza di elevate doti coloristiche , in pittura seppe ...valersi di un gioco di contrasti sempre coordinati con felicità per conferire scatto e tono al risultato.
Il suo talento , non sprovvisto di malizia , si colloca così fra i più accattivanti della pittura moderna ."
La riproduzione sopra proposta è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone .
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lunedì 5 gennaio 2009

INPUNTADIPENNA di E . Longobardi

Andavo solo ....

andavo solo , ho udito
delle foglie secche sospinte
dal vento , il rumore saltellante ,
come ruvida carta da presepe :
montagne , fiumi , sentieri
che le mani accarezzano
prima di serbarle per altra celebrazione .
Fra un anno ? chi può dirlo ?

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domenica 4 gennaio 2009

Da Antonello da Messina : " Ritratto d'uomo " .

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tavola di pioppo di cm. 35,5 x 25,5 , fu realizzata da Antonello in un anno incerto , tra il 1473 ed il 1476 , secondo le diverse stime , come pure discussa è la sede , per alcuni Venezia per altri Messina ( incertezza giustificata dalla mobilità dell'Artista ) .
Anche la qualifica di " autoritratto " di alcuni critici d'arte , oggi non sembra avere fondamento ( tra l'altro l'Artista nacque nel 1430 , mentre l'effigiato è decisamente un giovane ) . Per l'ammirazione in diretta di questo capolavoro occorre andare a Londra in quanto il dipinto fa parte delle collezioni della National Gallery .
Dalla voluminosa critica sembra coerente , per quest' Opera , richiamare alcune espressioni di Lionello Venturi , contenute nel saggio del 1906 " Le origini della pittura veneziana " .
" Un ritratto di Antonello è la rivelazione di una vita più intensa della nostra ......La bianchezza e il rosato delle carni è forse l'indizio più chiaro del classicismo di Antonello , il quale forse non è mai stato un verista. ....i suoi ritratti sono troppo vincolati da un'unica forza di carattere per pensare che l'anima da essi rivelata fosse propria al committente : era di Antonello , uguale , profonda , serena. ...Antonello più di quasi tutti gli altri ritrattisti , anzichè quella dell'effigiato portava nei ritratti la propria espressione fine , osservatrice , fredda, tagliente ."
La riproduzione proposta è un dipinto ad olio su tela di cm. 50 x 40 . ( Ved. anche post del 5 sett. 2008 ) .
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venerdì 2 gennaio 2009

Da A. MODIGLIANI : " IEAN ALEXANDRE " .

L'Opera originale , un olio su tela di cm. 81 x 60 , fu eseguita da AMEDEO MODIGLIANI nel 1909 ed oggi è di proprietà della Fondation Pierre Giannada di Martigny , Svizzera.

".....Modigliani ha ritratto quasi tutte le persone , più o meno importanti , che ha incontrato durante la sua breve e irrequieta vita.....
Per Modigliani l'appropriarsi attraverso i dipinti e i disegni delle persone che lo circondavano deve essere stata un'esigenza molto elementare , qualcosa di simile ad un istinto primario, e non era rilevante quanto queste persone gli fossero vicine ..." ( Werner Schmalembach - ' I ritratti ' ) .
L'effigiato era invece tra i più vicini , allora , in quanto fratello di Paul Alexandre , il giovane medico che apprezzando per primo le
opere di Modì , ne divenne convinto sostenitore e mecenate . Non a caso questo ritratto venne eseguito nella casa / atelier affittata
da Paul e messa a disposizione del grande Livornese e dei suoi colleghi , perchè potessero applicarsi senza preoccupazioni . E' pure
di questi mesi del 1909 che in questo atelier Modigliani si dedica all'esecuzione del famoso ritratto " L'Amazzone " ( poi respinto dalla committente ma acquistato da Paul Alexandre - ved post del 16 Nov 2008 ) .
La riproduzione soprastante è un olio su base colorata a tempera di cm. 50,5 x 40 , su supporto di cartone .

P.S. : si rammenta che sino all' 11 gennaio alle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati è in vigore la
Mostra " Amedeo Modigliani , immagini di una vita " , organizzata dallo stesso Comune in collaborazione
con Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome .
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giovedì 1 gennaio 2009

I Colori di Roma : " Conversione di San Paolo " di Taddeo Zuccari .

Il primo giorno del 2009 , un omaggio a Roma .

Ci troviamo nella chiesa di S. Marcello al Corso , esattamente nella Cappella Frangipane , la quarta a sinistra .
Questa famiglia nobile romana vanta origini dall'età imperiale di Roma antica ; le notizie documentate risalgono all'anno 1000.
Della chiesa ci si potrà interessare appositamente , tale è la sua importanza storica ed artistica , tra l'altro anch'essa teatro della tragica fine violenta del Tribuno Cola di Rienzo .
La Cappella Frangipane ed in particolare la pala d'altare proposta , opera di uno dei fratelli Zuccari , hanno un'importanza fondamentale quale testimone della fine del Rinascimento . L'opera infatti , siamo nel 1566 , la si può qualificare fedele interprete del " trionfo della Controriforma teologica e la morte della creatività artistica rinascimentale ". Lo Zuccari , con la pur accattivante composizione proposta rievoca pressochè fedelmente la " Conversione di San Paolo " affrescata da Michelangelo nel 1542 - 1545 all'interno della Cappella Paolina , in Vaticano . Tuttavia non può fare a meno di ridurre ad una rigorosa narrazione didascalica la complessa e problematica immagine concepita da Michelangelo , quale " drammatica e dinamica riflessione intorno al tormentato tema della fede e della salvezza ".


( Liberamente tratto da " 1545 - Gli ultimi giorni del Rinascimento " , il più recente libro di Antonio Forcellino - Ed. Laterza ) .

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