martedì 30 dicembre 2008

Da Pablo Picasso : " Arlecchino e la sua amica " ( I saltimbanchi ) .

Con il post del 26 agosto ho proposto una mia riproduzione di un capolavoro , ed il suo artefice , all'apice della pittura moderna : " Matteo e l'angelo " del Caravaggio , del 1602. .
Ho pensato opportuno chiudere l'anno con la riproduzione di un dipinto e del suo Autore all'altro apice . Per quanto non si tratti di uno dei soggetti del periodo cubista ma del " periodo blu " è pur sempre significativo dell'Opera di Pablo Picasso .
Il dipinto originale ad olio , su tela di cm. 73 x 60 , fu realizzato nel 1901 ed oggi appartiene al Museo Puskin di Mosca .
" Le maschere della Commedia dell'Arte e i personaggi del circo hanno accompagnato Picasso lungo tutto il suo itinerario artistico . Dalla metà del 1901 il blu comincia a diventare il colore prevalente , impregnando di pensosa malinconia le atmosfere dei dipinti....
( nel soggetto in visione ) ....L'atmosfera di estraneità tra i due personaggi , enfatizzata dai gesti e dalle posture , si concretizza idealmente tramite una linea di demarcazione piuttosto netta.
Arlecchino assorto nei suoi pensieri , conserva insieme al cerone l'inespressività della scena , la sua compagna , al pari avvolta nelle meditazioni , lancia uno sguardo umbratile sullo spettatore .
( Estratto da " Picasso " , della serie " Grandi Monografie " , Ed. Electa-L'Espresso ) .
La riproduzione soprastante è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone di cm. 57,5 x 47,5 .
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sabato 27 dicembre 2008

Da Vincent Van Gogh : " La camera di Van Gogh " .

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela di cm. 72 x 90 , fu realizzata da VINCENT VAN GOGH nel 1888 , ed oggi fa parte della Collezione del " Van Gogh Museum " Posted by Picasadi Amsterdam.
In realtà questa è una delle tre versioni ( riconosciute dal " catalogo Rizzoli " ) della camera da letto dell'Artista , nella sua Casa Gialla ad Arles ( ved. anche " Collezione V.Van Gogh " di Laren - Olanda e il Museè D'Orsay di Parigi ).
Parlandone con il fratello Theo , Van Gogh dice ( lett. n. 554 ) : " .....insomma la sua vista deve far riposare la testa o piuttosto l'immaginazione " . Invece in una lettera indirizzata a Gauguin si esprime così : " Ho fatto un quadro della mia camera da letto ,con i mobili in legno bianco come sapete . Ebbene mi ha molto divertito fare questo interno senza niente , di una semplicità alla Seurat; tinte piatte e stese rozzamente , a pieno impasto , i muri lillà pallido , il pavimento di un rosso rotto appassito , le sedie e il letto giallo cromo , i guanciali e il lenzuolo color verde limone assai pallido , la coperta rosso sangue , la toilette arancione , il catino blu, la finestra verde ......."
La riproduzione soprastante , riferibile alla versione di Amsterdam del dipinto ( foto ed. Electa ) , è un dipinto ad olio su base colorata a tempera , su supporto di cartone della misura di cm, 46 x 57 .
P.S. : mi scuso per la foto imperfetta , a causa del vetro sul dipinto .

venerdì 26 dicembre 2008

I COLORI DI ROMA : " MOSE' " di Michelangelo Buonarroti .

Sino al 23 gennaio 2009 è possibile accedere a Montecitorio per ammirare il " Crocifisso ritrovato " di Michelangelo .
Si tratta appunto di un crocifisso di circa 41 cm , scolpito su legno di tiglio policromo ,acqistato recentemente dallo Stato , ad avvenuta attribuzione al grande Artista , quale risultato di circa 15 anni di analisi e studi.
Dopo la mostra temporanea l'Opera troverà la sua collocazione definitiva a Firenze , all'interno del Bargello .
Agli Amici romani ricordo che abbiamo il privilegio di ammirare quando vogliamo un capolavoro assoluto di scultura michelangiolesca .
Mi riferisco al monumento funebre di Giulio II nella chiesa di S. Pietro in Vincoli , con il Mosè ( foto ) quale componente centrale e principale del complesso marmoreo . ( ved . anche post del 28/10/08 )

N.B. Cliccando sull'immagine si ha un ingrandimento per l'ampiezza del monitor .

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mercoledì 24 dicembre 2008

I COLORI DI ROMA : LA CAPPELLA CAETANI

Ci troviamo nella chiesa di Santa Pudentiana all'Esquilino , una delle prime sorte a Roma nel IV sec. D.C. , a seguito dell' Editto di Costantino che liberalizzò il Cristianesimo . Le fondamente dell'edificio , molti metri sotto il livello stradale di Via Urbana , sono un tutt'uno con i resti di antiche terme ; il nome Pudentiana è di incerta origine mentre è pressochè certo che la localizzazione è dovuta al " titulus " del senatore romano Pudente , la cui casa nella zona era appunto , come altre di nobili e patrizi romani , luogo di ritrovo , rifugio e preghiera dei primi cristiani . ( ved. anche post del 16/9 )
La Cappella Caetani è una delle notevoli e diverse ricchezze , storiche , artistiche e architettoniche che S. Pudentiana ha preservato sino ad oggi nonostante più rifacimenti . Fu voluta dal card. Enrico Caetani ( 1550 - 1599 ) , titolare per 14 anni delle chiesa , componente di una delle più famose famiglie del Lazio , per l'antica origine ( anno MILLE ) , per le imponenti e diffuse proprietà ma sopratutto per aver annoverato due PONTEFICI : Gelasio II ( 1118 ) e Bonifacio VIII ( 1294 ) .
La Cappella Caetani è ritenuta uno degli esempi più interessanti della transizione tra Tardo Rinascimento e Barocco . Fu realizzata e decorata nell'intento di rivaleggiare per sontuosità con la "Sistina " di Santa Maria Maggiore e con le altre più belle cappelle " gentilizie " .
In effetti :
" La particolarità di questo spazio sacro è senza dubbio la decorazione delle pareti , interamente rivestite di marmi pregiati di colori diversi , disposti secondo un preciso codice cromatico stabilito dallo scultore G.B. Della Porta . In questo " arcobaleno di pietra ",
si va dal rosso pallido all' " alabastro listato " al grigio perla della " breccia di Aleppo " , dai toni dorati del " giallo antico " fino alle screziature bianche e nere della " lumachella " . ( " Roma da scoprire " di L. Pratesi - Newton & Compton Editori )
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lunedì 22 dicembre 2008

Da Paul Gauguin : " Ritratto di Madeleine Bernard " .

L'Opera originale fu dipinta dall'Artista nel 1888 , a Pont Aven in Bretagna ed oggi fa parte delle Collezioni del Museé de Peinture et de Sculture di Grenoble .
La giovane ritratta , della quale Gauguin fu innamorato per qualche tempo , era sorella dell'amico , pittore a sua volta . Emile Bernard .
Gli anni che vanno dal 1888 al 1891 costituiscono un momento importante ; molti pittori seguono Gauguin in Bretagna , i poeti si interessano alla sua arte , Mirabeau definisce la sua pittura " complicata e primitiva , chiara e oscura , barbara e raffinata " .
Nonostante le mostre del 1888 e 1889 risultino economicamente un fiasco , Paul Gauguin diventa un personaggio caro al " milieu
simbolista " ed è ormai pronto per la prima esperienza primitiva - umana ed artistica - nell'isola di Tahiti .
La riproduzione soprastante è un olio su tempera , su supporto di cartone e misura cm 50 x 40 .
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domenica 21 dicembre 2008

INPUNTADIPENNA di E. Longobardi : " L ' ORA D' ARIA "

C'è aria di " Permesso Retribuito Breve " - causale 155 - o forse " permesso da recuperare " ? , oggi all'APPI' ( AgipPetroli ) .
" Agitazione sindacale del personale mensa " , gracchia nell'altoparlante il comunicato aziendale e le zelanti segretarie riportano la funesta notizia ai signori dirigenti ( casomai non l'avessero colta , impegnatissimi come sono a far girare la " giostra " ) . " Perchè mai proprio a loro che saltano regolarmente il pasto ? " , con impertinenza s'interroga qualcuno .
Mai visti tanti conigli zampettanti in libera uscita per via del Serafico , stanati dalle loro gabbiette illuminatelindebenriscaldate , a cercare ansiosi dove mangiare un boccone .
I più , non fidandosi dell'umidità dicembrina , hanno infilato la chiave e allacciato la cintura..." si va in quel baretto dove fanno la scacciata con la verdura , e poi non c ' è mai nessuno ? .."
I temerari - incoscienti o avventurosi ? - hanno trascinato la loro pigra pinguedine fino a via Baldovinetti a far la fila - finalmente qualcosa di rassicurante in questa giornata atrocemente diversa - al ' quadrifoglio snack ' - ..." li assaggi tu i rigatoni ? " -.
Il massimo del brivido però , l'hanno provato quelli ' svelti ' : " mangiamo una pizzetta e via , ti va ? " . Ammucchiati innanzi alla vetrina ammiccante , le labbra ben strette a trattenere la saliva copiosa , bigliettino in mano , come alla mutua ; ..." chi cià er ventisette ? " , interroga imperiosa la belloccia dalla coda di cavallo fra i vapori della capricciosa ai quattroformaggi . Una sbirciata allo scontrino , stretto tra le dita sudaticce , ed un brivido gelido corre lungo la schiena : SETTANTADUE !

( Edoardo Longobardi - dic. ' 89 )Posted by Picasa

giovedì 18 dicembre 2008

Da A. Modigliani : " Elvira seduta , appoggiata a un tavolo " .

L'Opera originale , un dipinto ad olio su tela , fu realizzata dall'Artista livornese nel 1918 ed oggi è di proprietà Mr. & Mrs . J
. Pulitzer ( Missouri ) .
Modigliani , ancora giovanetto si ammalò di tifo con complicazioni che segnarono tutta la breve esistenza , lo stesso modus vivendi di discutibili e sofferti costumi . Condizioni queste che però non impedirono l'esplicarsi delle precoci aspirazioni artistiche : "......sensibile, delicato , di razza , talento di formazione eminentemente estetica , si afferma come disegnatore nato , e predestinato sopratutto alla scultura......"
La riproduzione soprastante è il risultato di una fedele ricostruzione grafica , salvo per l'ovale del viso ; sono invece affatto differenti dall'originale i colori impiegati ( più chiari e luminosi ) , a partire dalla veste dell'effigiata , blu indantrene anzichè nero , e dal tavolo , gialli cromo / cadmio / arancio , e quindi gli altri colori che fanno da sfondo ad " Elvira " , dipinta da Modi almeno in tre versioni .
Si tratta di un dipinto ad olio su base colorata a tempera di cm. 60 x 40 , su supporto di cartone .
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martedì 16 dicembre 2008

ASSOCIAZIONE " ESCOLA IRMA GIULIANA GALLI " Onlus di Cesano Maderno .

Quando nel 1993 Suor Giuliana Galli , missionaria in Brasile e già colpita da un male incurabile ,conobbe Auremir Medeiros , non si rifiutò all'invito a fare ancora opere di bene , insieme , per i poveri, i bambini di Fortaleza. Fu così che in occasione della visita comune alla Favela Garibaldi scoprirono una piccola scuola , costruita con l'aiuto degli abitanti del posto , frequentata sino a poco tempo prima solo da alcuni bambini ma ormai fatiscente e abbandonata .
Quella che si vede nell'immagine è la stessa scuola quale si presenta dopo circa tre lustri di duro lavoro e la mobilitazione da parte di Suor Giuliana della solidarietà concreta dei parenti ed amici italiani e tra questi molti dipendenti ed ex dipendenti ENI.
La scuola rivive già nel 1994 con circa 80 bambini di " favela " . Nel '95 Suor Giuliana muore a Fortaleza , ma Auremir , i suoi Collaboratori e la rete solidaristica che nel frattempo si era consolidata ed estesa , in particolare in Italia , hanno proseguito con spirito inalterato l'Opera intrapresa .
Sono circa 1000 i bambini che oggi possono avvalersi della struttura scolastica, di una mensa , di un ambulatorio medico . E' stato realizzato anche un laboratorio di taglio e cucito frequentato dalle mamme.
Gli aiuti sono per la gran parte canalizzati dalla Onlus costituita sin dal 1999 , con sede a Cesano Maderno , attraverso la formula dell'adozione scolastica a distanza .
Per maggiori informazioni : http://www.escolagalli.it/ e.mail escolagalli.posta@escolagalli.it
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domenica 14 dicembre 2008

I COLORI DI ROMA : la LOCANDA DELLA VACCA di Vannozza Cattanei .

Di Vannozza Cattanei abbiamo parlato con il post del 19 ottobre . Molto famosa , già allora negli ultimi anni del '400 , per essere stata giovanissima l'amante del cardinale Rodrigo Borgia , poi Papa Alessandro VI , ed avergli dato quattro figli , tra i quali Cesare Il Valentino e Lucrezia .
Ritorniamo sulla vicenda perchè è stata appena completata la ristrutturazione del palazzetto che Vannozza acquistò nel 1514 , Papa Borgia era scomparso da alcuni anni . Si trova all'angolo di Piazza Campo de' fiori , tra il Vicolo del Gallo e Via de' Cappellari . e come si intuisce dalla foto sembra oggi essere destinato a sede di uffici . Allora , invece , era per una parte un piccolo albergo dal nome insolito , " Locanda della vacca " , gestito dalla stessa Vannozza . Ne è stato mantenuto l'arco dell'ingresso principale e sulla chiave dello stesso lo stemma gentilizio della proprietaria.
Se poi volessimo scoprire le sembianze di questa intraprendente signora romana , dovremmo recarci ai Musei Vaticani , esattamente in quelle che erano le stanze di Papa Borgia , fatte poi dismettere dal successore Papa Giulio II . Fortunatamente il livore che portava per il Borgia non fu tale da indurlo a distruggere gli affreschi agiografici che il Pinturicchio eseguì su commissione del Borgia . Ebbene , all'interno del dipinto La Resurrezione , Vannozza " dà corpo " all'Annunziata !
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sabato 13 dicembre 2008

Dal saggio " Capitan Coraggio... " di A. Iadicicco .

( siamo nel 1994 )

7 - LA MANOVRA " Come andrà a finire ? Tout va très bien . Il 12 novembre c'era stata la grande manifestazione sindacale per ' riprotestare' contro la manovra finanziaria in una Roma splendidamente assolata ed accogliente , con un milione di manifestanti sulle piazze . Pensionati , giovani disoccupati , donne , intellettuali laici e cattolici , artigiani , barbe al vento e colletti bianchi si erano uniti con i professionisti e gli operai giunti da ogni parte d'Italia. Un numero corrispondente ai nuovi posti di lavoro che sarebbero stati creati entro il 1996 .
Accuse roventi venivano rivolte a Capitan Coraggio , ingessato dal populismo di Capitan Fracassa e dalla scaltrezza del dottor Sottile.
Con il linguaggio dei bei tempi andati , quasi tutte le organizzazioni dei lavoratori parlavano di stato confusionale e di inaffidabilità della compagine governativa usando slogans esageratamente sprezzanti , come ' farsa Italia ' , ' Biondi + Ferrara = cagnara ' .
I duri , i puri e gli innocenti dell'imprenditoria e dell'economia auspicavano il rafforzamento della manovra del Buon Governo .
Per i sindacati non poteva essere bevuta a cuor leggero . I mesi di novembre e dicembre trascorrevano inesorabilmente con le rituali maratone e le interminabili riunioni nei palazzi che contano , con la riapertura delle trattative , mentre i tamburi rumoreggiavano nelle piazze e cori irriverenti alzavano il tono della protesta . ........" ( Da " CAPITAN CORAGGIO " , di Antonio Iadicicco - Editoriale Redazione Aperta , Dic 1994 ) .
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venerdì 12 dicembre 2008

Da Tiziano : " L'Addolorata a mani giunte "

"....A Tiziano solo si dee dare la gloria del perfetto colorire : la quale , o non ebbe alcun degli antichi : o , se l'ebbe , mancò , a chi più a chi manco , in tutti i moderni : perciocchè , come io dissi , egli cammina di pari con la natura : onde ogni sua figura è viva , si muove , e le carni tremano . Non ha dimostrato Tiziano nelle sue opere vaghezza vana , ma proprietà convenevole di colori ; non ornamenti affettati , ma sodezza da maestro ; non crudezza , ma il pastoso e tenero della natura ; e nelle cose sue combattono e scherzano sempre i lumi con l'ombre , e pèrdono e diminuiscono con quell'istesso modo che fa la medesima natura (....) . " ( Da "Dialogo della pittura " di Ludovico Dolce ,1557 ) .
Questa versione dell'Addolorata , Tiziano la realizzò probabilmente nel 1550 ed oggi fa parte delle Collezioni del Prado , a Madrid . La riproduzione soprastante , del 2007 , è un olio su tempera di cm 50 x 42 , su supporto di cartone .
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martedì 9 dicembre 2008

" Inpuntadipenna " di E. Longobardi .

" IL BAR FOREVER "
Il bar Forever ha due ingressi , uno sul Lungomare Trento e l'altro , secondario , su Via Palinuro di fronte al saloon " Muchacho , coiffeur pour homme".
Qui la strada è costretta in fondo a un dirupo : le facciate dei brutti palazzi butterate dal vento e dalla salsedine . Su di esse numerosi balconi inferriati , come bancarelle di un bazar di periferia . Panni stesi ad asciugare , pinzette aggrappate ai fili come note di una canzone alle righe del pentagramma , concoline di plastica gialla , panari con la corda avvoltolata pronti a scendere dondolando a raccogliere mercanzie, coperte ammucchiate sui davanzali a respirare l'aria greve dei marciapiedi sconnessi , grappoli di pomodorini dal rosso acceso , sgabelli , scaletti , biciclette , piantine di basilico ( o forse sedano ? ) , padelle satellitari , tricicli per bambini .
A tratti colombacci grigi svolazzano da un balcone all'altro e si contendono a suon di becco le mollichine sparse da tovaglie sventolate .
Signore in vestaglia s'affacendano mute come fantasmi ; a volte si animano e si prodigano in larghi cenni con le mani per salutarsi da un balcone all'altro e per scambiarsi gli auguri e per interrogarsi sui preparativi per la festa .
Sulla porta a vetri del bar spicca un cartello : SI ENTRA PER CONSUMARE , NON PER PASSARE .
" Serve a dissuadere i pigri ad usare il bar come scorciatoia per il Lungomare " - mi spiega Muchacho - mentre mi avvoltola in un fresco lenzuolino prima di insaponarmi la testa ... ( Edoardo Longobardi - nov. 2007 )
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lunedì 8 dicembre 2008

I colori di Roma : S. Maria della Pace

L'immagine proposta , una delle mie foto digitali , è evidentemente un modo inconsueto per introdurci in una chiesa , S. Maria della Pace ,particolarmente interessante dal punto di vista storico , architettonico e artistico . Ma , come per molte altre , la conoscenza non è molto diffusa e nonostante si trovi a pochi passi da Piazza Navona , frequentata da milioni di turisti oltre che dai Romani . Per di più , da molti anni l'accesso devozionale è limitato nei giorni e negli orari , Un vero peccato .
Anzitutto va ricordato che la chiesa è contigua al chiostro più bello del Rinascimento , non solo per Roma , realizzato dal Bramante nei primi anni del '500 ed oggi sovente sede di mostre ,quindi facilmente accessibile .
La chiesa , sorta nel ' 400 , è stata oggetto a metà del '600 di rilevanti interventi esterni di ristrutturazione , ad aopera di Pietro da Cortona , tale che il complesso lo si può annoverare anche tra i più rappresentativi dell'arte e dell'urbanistica barocca .
Al suo interno invece sono diverse ed importanti le opere rinascimantali, che qui si possono solo accennare , rimandando ad una visita obbligata il loro pieno godimento . Pitture di Baldassarre Peruzzi , di Timoteo Viti , di Raffaello ( le famose Sibille ) , di Carlo Maratta , cappelle e bassorilievi ad opera di Antonio da Sangallo , Carlo e Stafano Maderno .
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sabato 6 dicembre 2008

Da Orazio Gentileschi : " San Gerolamo "

La giusta fama del grande Artista pisano non meritava , nei giorni nostri , di essere soprafatta da quella della figlia Artemisia .
Anche lei notevole interprete della pittura seicentesca , ma ormai più popolare del padre per le tragiche vicende sentimentali e giudiziarie che i media hanno veicolato appunto in modo diffuso .
La riproduzione soprastante , un olio su tela di cm. 49 x 39 , è riferibile all'Originale presso la collezione del Museo Civico d'Arte Antica di Torino .
E' evidente in questo dipinto più che in altri uno stile caravaggesco del Gentileschi , già compagno di baldorie oltre che seguace d'arte .
In realtà la Critica non lo annovera nella " Scola " del Maestro Lombardo , perchè più impegnato sul fronte del "manierismo " che del " realismo caravaggesco " .
Può darsi che la spiegazione di questa apparente contradditorietà risieda nel fatto che la figura di San Gerolamo è tra quelle sulle quali il Caravaggio si impegnò più di una volta e che l'Opera di cui parliamo venne eseguita dal Gentilischi tra il 1610 ed il 1611 , quindi a pochi mesi di distanza dalla scomparsa del Maestro Lombardo .
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giovedì 4 dicembre 2008

Una riflessione di A. De Sanctis su : MOBILITA' .

" Da semplici cittadini ci rendiamo conto che il continuo aumento delle auto in circolazione rende di anno in anno sempre più difficile la mobilità in città : aumentano i tempi di spostamento e , man mano che diminuiscono gli spazi liberi disponibili , i tempi per parcheggiare . Sicchè si rischia tra pochi anni di doversi spostare a piedi , anche per le lunghe distanze , per fare prima che in auto .
Perchè allora gli amministratori della Cosa Pubblica non coinvolgono urbanisti , ingegneri dei trasporti , sociologi ed economisti nella redazione di un condivisibile Piano Decennale di Mobilità , con la partecipazione dei Cittadini , che possano esprimere le proprie esigenze quali pedoni , ciclisti , motociclisti , automobilisti o camionisti ? " - Ascanio De Sanctis . 2 dic 2008 .

( Se l'amico Ascanio permette , quale immediata iniziativa politico / amministrativa propedeutica all'operazione proposta , suggerisco che per i designati alla gestione delle aziende pubbliche di trasporto e relativi staff tecnici , la conferma dell'incarico è subordinata all'accettazione dell'uso dei mezzi pubblici per gli spostamenti ordinari nell'ambito delle città . )
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martedì 2 dicembre 2008

Le mie foto : " GENTE che vende alla Porta di Brandeburgo "

Questa foto ho potuto scattarla a Berlino nell'estate del 1998 . Oggi non sarebbe possibile ; alla ristrutturazione della Pariser Platz , sulla quale si affaccia , appunto , la Porta di Brandeburgo , si è accompagnata l'estromissione dei venditori ambulanti , provenienti sopratutto dall'EST e dal Medio Oriente .
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sabato 29 novembre 2008

Da Giuseppe De Nittis : " Al Bois de Boulogne "



" Conosco tutti i colori , tutti i segreti dell'aria e del cielo " .
Così scriveva nel suo taccuino l' "impressionista " di Barletta , Giuseppe De Nittis . L'Opera originale ,realizzata nel 1873 , ne è una delle applicazioni più coerenti . E' costata una particolare fatica solo il tentativo ,con la riproduzione soprastante , di avvicinare pallidamente l'olio su tela oggi parte di una collezione privata .
Dopo un'esperienza con le correnti all'avanguardia in Italia nella seconda metà dell'8oo, De Nittis si reca a Parigi nel 1868 e , strano a dirsi , mentre l' " impressionismo " ed i suoi protagonisti facevano fatica ad emergere ed affermarsi , De Nittis ebbe uno staordinario successo presso il mondo dei collezionisti parigini . Nondimeno sono molte le opere che arricchiscono il Museo Pinacoteca Nazionale " G. De Nittis " di Barletta , Palazzo della Marra , grazie alla donazione della moglie Leontine al Comune e nonostante la sua prematura scomparsa a soli 38 anni .
La riproduzione è un olio su base colorata a tempera di cm 40 x 60 , su supporto di cartone .
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martedì 25 novembre 2008

I colori di Roma : Villa Torlonia

Vi si accede da Via Nomentana , al numero civico 7o . Porta il nome della ricca famiglia di banchieri che per circa 200 anni ne è stata proprietaria . L'unico edificio originario risaliva al ' 600 , ma da quando i Torlonia ne sono venuti in possesso ,alla fine del '700 , si sono preoccupati di ampliarla ed ai primi dell'800, grazie all'opera del Valadier , il complesso ha acquisito l'assetto che si può ammirare oggi , con laghetti , un teatro , obelischi etc. Gli edifici sono diventati 13 , e diversi di essi i hanno destinazioni o finte destinazioni atipiche per Roma .
Il principale , Il Casino Nobile , nella foto ,è stato oggetto di interventi decorativi sicchè oggi si possono ammirare stucchi e straordinari affreschi nelle sale e nel salone a pianterreno.
Villa Torlonia è molto nota sopratutto in quanto residenza , dal 1929 al 1943 , di Benito Mussolini ( al simbolico affitto di una lira ) . Fortunatamente dal 1977 è diventata proprietà del Comune di Roma , che l'ha destinata a Parco Pubblico e sede permanante museale di documenti e opere pittoriche della cosiddetta " Scuola Romana " . Naturalmente la disponibilità di ambienti e la funzionalità di servizi come la caffetteria ,consentono anche la realizzazione di mostre temporanee .
Attualmente e sino a gennaio del 2009 è possibile visitare la mostra " Scuola Romana . Artisti a Roma tra le due guerre " .
Si tratta di circa 50 dipinti che portano i Nomi indimenticabili di Scipione , Guttuso , Socrate , Mafai , Trombadori ed Altri Artisti .
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lunedì 24 novembre 2008

Da James A. MN. Whistler :" Accordo in grigio e nero , n.2 : Thomas Carlyle " .

L'Opera originale su tela fu realizzata tra il 1872 e il 1873 ed oggi fa parte della collezione del " Glasgow Museum and Art Gallery " .
L'Autore , americano , una volta trasferitosi in Europa , studiò in particolare le opere fiamminghe e del Velasquez . Quindi potè frequentare artisti come Courbet , Fantin Latour , Degas e maturare un proprio stile , ancorchè prossimo a quello degli Impressionisti.
L'effigiato T. Carlyle , di origine scozzese , fu saggista e storico, autore di numerose opere improntate ad una visione gerarchica della società nonchè ad una concezione romantica della vita , dalla morale austera ed individualistica .
La riproduzione soprastante è il risultato di una pressochè fedele ricostruzione grafica ,dalle dimensioni di cm. 45 x 52 , tratta dalla Collana " I Maestri del Colore " ( F.lli Fabbri Ed. ) .
Sono invece affatto differenti rispetto alla stampa richiamata , i colori impiegati : più chiari e più luminosi , con rinuncia all'impiego del NERO per il soprabito , sostituito con il " blu indantrene " . La riproduzione su supporto di cartone è un olio su di una base colorata a tempera .

( Suggerisco di cliccare sull'immagine per un riscontro di quanto detto sull'impiego dei colori )

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domenica 23 novembre 2008

" Inpuntadipenna " di E. Longobardi : " cuore " .

" Nei tempi passati si riteneva che il cuore fosse la sede dei sentimenti .
Così un cuore generoso , un cuore caritatevole , un cuore di leone.....era sinonimo di una persona generosa , buona , coraggiosa , etc .
Poi la scienza ci dimostrò che il cuore altro non è che un muscolo , molto simile ad una " pompa " che assolve ad una precisa funzione e che niente ha a che fare con i sentimenti , con le emozioni , ovvero con la parte sottile del nostro essere .
Tant'è che sono riusciti a sostituire il cuore nel petto di una persona e questa persona ha continuato a nutrire i suoi sentimenti , a provare le sue emozioni , a vivere insomma la parte invisibile del suo essere .
Ciò nonostante o forse proprio per questo , come la macchina funziona bene solo se alimentata bene , così anche il cuore ha bisogno di buon carburante per funzionare , e cioè di sentimenti forti e genuini per irradiare gioia . Provo ad enumerarne tre di questi alimenti , ognuno può aggingerci quello che vuole .
Innanzitutto un'attenzione costante ed amorevole per noi stessi , per l'attimo che stiamo vivendo , e per tutto ciò che ci circonda : persone , esseri animati , cose . ( Questo è esattamente il contrario di quello che ci richiede la vita rumorosa che conduciamo , affastellata di impegni , spesso superficiali ed inutili )
Poi la consapevolezza che un'unità profonda ci lega tutti e che la nostra sofferenza coinvolge tutti gli altri e quella degli altri riguarda anche noi .
Ed infine la compassione per animare le nostre relazioni , che vuol dire patire insieme , non nel senso di soffrire , ma di condividere le passioni in uno spirito di sincerità , lealtà , cooperazione , solidarietà . " - Edoardo Longobardi / 2001 .
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giovedì 20 novembre 2008

Una riflessione di A. De Sanctis : " Benessere e malessere " .

" L'obiettivo della nostra società è principalmente quello di massimizzare il benessere dei singoli individui : cerca di raggiungerlo aumentando continuamente la produzione e il consumo di beni e servizi, con la pubblicità quale importante strumento per conseguire lo scopo .
Ma le compatibilità con le risorse limitate rendono questo obiettivo accessibile solo ad una porzione degli abitanti del pianeta , peraltro non tutti situati in Occidente .
Sarebbe forse possibile, auspicabile e sostenibile una società che si desse , invece , l'obiettivo di minimizzare il malessere degli abitanti : le malattie , la fame , l'ignoranza , la disoccupazione , la guerra .
Ciò richiederebbe una profonda riconversione di alcuni settori produttivi e della ricerca scientifica , a cominciare dagli armamenti , e prima ancora un cambiamento del nostro atteggiamento verso noi stessi e verso il prossimo .
E' talmente arduo questo cambiamento che possiamo immaginarlo realizzabile solo per le generazioni future , che però non ci riusciranno se non cominciamo noi , ora . " Ascanio De Sanctis - 17 nov 2008 .
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martedì 18 novembre 2008

I colori di Roma : La Cappella ALTIERI a S. Francesco a Ripa .

Per chi non conosce almeno un pò Roma , è inimmaginabile l' ubicazione di questa straordinaria struttura devozionale . Siamo a Tratevere , all'interno di una delle sue splendide chiese , S. Francesco a Ripa . Nel Medioevo il luogo era occupato dall'ospizio di S. Biagio e la tradizione , forse qualcosa di più , vuole che qui abbia soggiornato anche S. Francesco in uno dei suoi viaggi a Roma. A tal riguardo , un ambiente soprastante la sacrestia, trasformato in cappella devozionale , è ritenuta la cella dove il Santo riposava e pregava . L'assetto attuale del complesso di S. Francesco a Ripa è dalla fine del '600, seppure la costruzione risalga all'inizio dello stesso secolo e già fosse arricchita di opere d'arte ( F. Salviati , Simon Vouet ed altri ) nell'intento , ovviamente , di sollecitare , accompagnare la devozione dei fedeli con appropriate immagini . Ma il capolavoro della chiesa è la scultura di Gian Lorenzo Bernini raffigurante " L'Estasi della Beata Ludovica Albertoni " , nobildonna che sino alla sua morte nel 1533 si dedicò all'assistenza ai Poveri .
" Il fedele che cammina nella navata , non appena giunge di fronte alla cappella ha la sensazione di essere capitato proprio a metà di un evento eccezionale : ai piedi di una grande immagine sacra ( che si può pensare come il quadro appeso a capo del letto ) , Ludovica si sta contorcendo nell'agonia , e una luce misteriosa si diffonde su di lei . Come trasportati sui raggi obliqui di questa luce divina , appaiono gli angeli ; tra un minuto la sua anima sarà accolta in cielo . " ( Tomaso Montanari , " Gian Lorenzo Bernini " - Grandi Scultori )

N.B. Ricordo che cliccando sull'immagine si ottiene un ingrandimento a livello monitor, prezioso per l'esame di dettagli .

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domenica 16 novembre 2008

Da A. Modigliani : " Donna con giacca gialla ( L ' amazzone ) "

L' Opera originale , proprietà A. Lewyt - N. Y. ,viene dipinta dall'Artista Livornese nella primavera del 1909 . Si tratta del suo primo ritratto commissionato e pagato....ma vediamo come andò realmente .
Da " MODIGLIANI " - Ed. Taschen : " .....Nacque così nel 1909 il sensazionale ritratto della baronessa Marguerite de Hasse de Villers in costume di amazzone. Dai diversi studi preparatori è facile vedere come Modigliani accerchi lentamente il suo modello, come egli esamini nel disegno le diverse possibilità espressivee , come arrivi infine a una sottile comprensione della persona rappresentata . Altezzosità , coscienza di sè , orgoglio e civetteria nonchè un atteggiamento fortemente distaccato si espimono nello sguardo della baronessa che alla fine reagì con un violento rifiuto dell'opera che non volle pagare "
E così l'opera fu acquistata dall'amico dell'Artista , Paul Alexander , lo stesso che grazie alle buone relazioni che intratteneva , si era adoperato per l' importante commissione .
La riproduzione soprastante è un olio su tempera , su cartone , di cm. 48 x 33 .
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giovedì 13 novembre 2008

LE MIE FOTO


" GENTE , al lavoro a Campo de' Fiori "
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lunedì 10 novembre 2008

Da Amedeo Modigliani : " L'uomo con il bicchiere di vino "


Il Grande Livornese realizzò il dipinto ad olio ( 92 x 60 ) nel 1918 . Oggi si trova a Ginevra e fa parte di una collezione privata.
" Il ricordo di Cèzanne è operante in Modigliani , anche quando, negli ultimi anni , il suo disegno si fa sempre più dolcemente arabescato e il colore leggero .Ma , ritraendo questo compagno di bistrò , l'Artista ha fatto istintivamente ricorso ad una composizione del Maestro di Aix " ( I Maestri del Colore - Fr. Fabbri Editori ) .
Con la riproduzione soprastante , un olio su tempera, su cartone , di cm. 63 x 31,5 ho sufficientemente rispettato questa lettura dell'Opera originale . Inoltre mi fa piacere ricordare che il mio lavoro da alcuni mesi fa parte dell'arredo della Sez. A. N. C. di Montesacro , della quale sono socio .
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