mercoledì 24 dicembre 2008

I COLORI DI ROMA : LA CAPPELLA CAETANI

Ci troviamo nella chiesa di Santa Pudentiana all'Esquilino , una delle prime sorte a Roma nel IV sec. D.C. , a seguito dell' Editto di Costantino che liberalizzò il Cristianesimo . Le fondamente dell'edificio , molti metri sotto il livello stradale di Via Urbana , sono un tutt'uno con i resti di antiche terme ; il nome Pudentiana è di incerta origine mentre è pressochè certo che la localizzazione è dovuta al " titulus " del senatore romano Pudente , la cui casa nella zona era appunto , come altre di nobili e patrizi romani , luogo di ritrovo , rifugio e preghiera dei primi cristiani . ( ved. anche post del 16/9 )
La Cappella Caetani è una delle notevoli e diverse ricchezze , storiche , artistiche e architettoniche che S. Pudentiana ha preservato sino ad oggi nonostante più rifacimenti . Fu voluta dal card. Enrico Caetani ( 1550 - 1599 ) , titolare per 14 anni delle chiesa , componente di una delle più famose famiglie del Lazio , per l'antica origine ( anno MILLE ) , per le imponenti e diffuse proprietà ma sopratutto per aver annoverato due PONTEFICI : Gelasio II ( 1118 ) e Bonifacio VIII ( 1294 ) .
La Cappella Caetani è ritenuta uno degli esempi più interessanti della transizione tra Tardo Rinascimento e Barocco . Fu realizzata e decorata nell'intento di rivaleggiare per sontuosità con la "Sistina " di Santa Maria Maggiore e con le altre più belle cappelle " gentilizie " .
In effetti :
" La particolarità di questo spazio sacro è senza dubbio la decorazione delle pareti , interamente rivestite di marmi pregiati di colori diversi , disposti secondo un preciso codice cromatico stabilito dallo scultore G.B. Della Porta . In questo " arcobaleno di pietra ",
si va dal rosso pallido all' " alabastro listato " al grigio perla della " breccia di Aleppo " , dai toni dorati del " giallo antico " fino alle screziature bianche e nere della " lumachella " . ( " Roma da scoprire " di L. Pratesi - Newton & Compton Editori )
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