La giusta fama del grande Artista pisano non meritava , nei giorni nostri , di essere soprafatta da quella della figlia Artemisia .
Anche lei notevole interprete della pittura seicentesca , ma ormai più popolare del padre per le tragiche vicende sentimentali e giudiziarie che i media hanno veicolato appunto in modo diffuso .
La riproduzione soprastante , un olio su tela di cm. 49 x 39 , è riferibile all'Originale presso la collezione del Museo Civico d'Arte Antica di Torino .
E' evidente in questo dipinto più che in altri uno stile caravaggesco del Gentileschi , già compagno di baldorie oltre che seguace d'arte .
In realtà la Critica non lo annovera nella " Scola " del Maestro Lombardo , perchè più impegnato sul fronte del "manierismo " che del " realismo caravaggesco " .
Può darsi che la spiegazione di questa apparente contradditorietà risieda nel fatto che la figura di San Gerolamo è tra quelle sulle quali il Caravaggio si impegnò più di una volta e che l'Opera di cui parliamo venne eseguita dal Gentilischi tra il 1610 ed il 1611 , quindi a pochi mesi di distanza dalla scomparsa del Maestro Lombardo .
Nessun commento:
Posta un commento